Nega ogni addebito l'ufficiale delle Guardie di confine Regione 4 sospeso dal servizio, assieme a un collega, dopo che il Dipartimento federale delle finanze ha aperto un'inchiesta amministrativa. Intanto si stanno chiarendo i contorni della vicenda che ha portato alla misura nei confronti dell' ufficiale capo di Stato maggiore e di un capitano.
Si tratterebbe di due procedimenti distinti. Quello a carico del più alto in grado, l'ufficiale capo di Stato maggiore, riguarderebbe la seconda attività dell'uomo, titolare di un'azienda che stando al registro di commercio si occupa di lavori nel campo dell'edilizia e stando a nostre informazioni non sarebbe stata autorizzata dall'amministrazione federale delle dogane.
Il secondo, a carico del capitano, responsabile del personale, sarebbe invece legato alla sua gestione dei collaboratori, che avrebbe causato parecchi malumori tra gli agenti. Su questo starebbe facendo luce l'inchiesta amministrativa aperta dal dipartimento federale delle finanze, al quale sottostà l'amministrazione delle dogane, in seguito a una denuncia interna.
I due ufficiali, di 58 e 46 anni, entrambi con una lunga carriera nel corpo, sono impiegati presso la nuova centrale di allarme di Bellinzona. "Sono accuse false", ci ha detto al telefono l'ufficiale capo di Stato maggiore.
Dal canto suo il ministero pubblico federale ha precisato che a carico dei due non sono stati aperti procedimenti di carattere penale. Bocche cucite invece a Bellinzona, dove ha sede il comando della regione 4.
Quot/Paolo Ascierto/M. Ang./pon
30.08.2018: Guardie di frontiera sotto inchiesta