"Siamo stati fermati fuori da un villaggio da persone armate che rivendicano dei diritti sui loro territori. Abbiamo iniziato a trattare con loro e prima della conclusione delle trattative sono arrivate le forze che pattugliano queste aree del Camerun. Dopo un diverbio fra le due parti, la situazione si è calmata". Questo il racconto ai microfoni della RSI di Athos Ghiringhelli, titolare del tour operator African Adventures, specializzato in viaggi in fuoristrada e lunghe traversate off road in diversi continenti. La situazione si è risolta nello spazio di qualche ora. I sette componenti ticinesi del gruppo - rapiti e poi rilasciati - stanno bene e hanno già avvertito i famigliari. Ghiringhelli ha spiegato che il viaggio proseguirà. Il Ciad sarà la prossima meta.
(Intervista integrale questa sera alle 18.00 alle Cronache della Svizzera italiana)
L’Ufficio federale degli affari esteri ci ha nel frattempo confermato i fatti: "Le autorità camerunensi hanno informato ieri il DFAE sul rapimento e sulla successiva liberazione di sette cittadini svizzeri in Camerun. L’ambasciata svizzera in Camerun ha già avuto modo di assicurarsi del benessere dei cittadini elvetici e si è assicurata che questi ultimi abbiano potuto contattare i parenti. Anche il ministro degli affari esteri, il consigliere federale Ignazio Cassis, attualmente in visita ufficiale in Cina, è stato messo al corrente degli sviluppi. Le autorità svizzere sono in contatto con quelle camerunensi per chiarire i dettagli di quanto successo”.
CSI/CaL