Non ci fu mobbing, ma sono emersi “aspetti di minore gravità”: questa, la conclusione della Commissione amministrativa del Tribunale d’appello, che in un comunicato mette fine alla vicenda nata dalla segnalazione di una collaboratrice, che accusava di molestie una collega.
L’autorità di nomina del personale - si legge in un comunicato diramato venerdì - tenendo conto degli accertamenti preliminari effettuati su mandato del Consiglio di Stato dall’avvocata Maria Galliani non ha ravvisato la presenza di “atti di persecuzioni psicologica perpetrati sistematicamente e per un lungo tempo”, che avrebbero configurato per l’appunto un caso di mobbing.
Per alleviare le tensioni in seno al Tribunale penale cantonale, è stata tuttavia decisa una misura amministrativa: “con il consenso dell’interessata”, ossia la persona segnalata, è stato disposto il suo trasferimento al Ministero pubblico con effetto dal 1° gennaio.
Rapporto Galliani: nessuna conclusione su esistenza mobbing
SEIDISERA 23.09.2024, 19:25
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