È successo di nuovo. Stavolta a Coira, dove un’anziana si è fatta soffiare martedì 100’000 franchi da una sconosciuta che, per telefono, le annunciava che la figlia aveva appena causato un grave incidente stradale in cui era morta una persona.
A riferire i dettagli di una nuova truffa che arricchisce la casistica delle cosiddette “telefonate shock” è la polizia cantonale grigionese. La sventurata che ha risposto, attorno alle 13.00, al telefono è una 87enne. Dall’altro capo dell’apparecchio si è presentata una donna che sosteneva di essere una procuratrice pubblica. Dopo aver riferito dell’incidente, la sedicente magistrata ha detto alla vecchia signora che era necessario versare una cauzione. La madre le ha creduto e ha consegnato l’ingente somma a uno sconosciuto che si è presentato sull’uscio di casa. La magistratura, quella vera, ha aperto un’inchiesta sulla frode.
La polizia grigionese, nel comunicato stampa, invita la popolazione a riattaccare subito davanti a telefonate con messaggi allarmanti e richieste di denaro.
Anziani vittime dei truffatori
Il Quotidiano 24.10.2023, 19:38