Tempi duri per i guaritori

I circa 90 guaritori notificati in Ticino potrebbero a breve trovarsi di fronte ad un giro di vite per quanto riguarda le loro attività. La proposta del Consiglio di Stato di revisione parziale della legge sanitaria pone infatti tutta una serie di paletti per evitare abusi che possano mettere in pericolo la salute delle persone

“Stiamo parlando di guaritori che, per esempio, praticano la pranoterapia, di figure che affermano di avere un dono e che sono sempre esistite nelle nostre regioni”, spiega alla RSI Stefano Radczuweit, capo dell’ufficio sanità cantonale.

Nessuna remunerazione

Il problema, aggiunge Radczuweit, è che molte di queste persone si comportano in realtà come terapisti complementari: una professione che si può svolgere solo dopo aver superato un esame specifico e aver ottenuto l’autorizzazione cantonale. Una professione che – e questo è il nodo della questione – può essere remunerata.

A tal proposito le modifiche previste alla legge sanitaria parlano però chiaro: il guaritore non potranno ricevere nessun compenso né rimborso spese, e non potranno pubblicizzare la loro attività.

Basta casi Mereu

Oltre ad evitare abusi, l'obiettivo è anche quello di scongiurare l’arrivo in Ticino di figure come quella della controversa dottoressa Gabriella Mereu, la sedicente terapista verbale, protagonista anche di un'inchiesta di Patti Chiari, che afferma di essere capace di guarire anche le paralisi con il solo uso della parola, coprendo i pazienti d’insulti.

Prima che le direttive diventino realtà, il Gran Consiglio dovrà tuttavia approvare la revisione della legge cantonale.

CSI-AP/Red.MM

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