Un test delle urine a sorpresa in classe, che fa parecchio discutere. E' stato introdotto da un liceo privato di Lugano per combattere l'eventuale consumo di droghe da parte degli studenti. E il rifiuto di sottoporsi al controllo - fa sapere la direzione dell'istituto nella notizia riportata dal portale Tio - può anche comportare la sospensione.
Se questa misura è accettata da chi frequenta la scuola, sulla sua liceità emerge invece più di un dubbio. Sembra esserci un conflitto tra norme, quelle relative alla libertà contrattuali e quelle sulla privacy, il diritto di ognuno di vedere rispettata la propria sfera intima.
Ma fino a che punto può arrivare la libertà contrattuale? "E' valida fintanto ché le clausole di un contratto non provocano una lesione dei diritti personali di una delle parti", spiega l'avvocato Daniele Iuliucci. "Nel caso concreto, anche se uno studente dovesse firmare un contratto prevedene l'obbligo di sottoporsi a regolari esami e poi dovesse sottrarvisi, non ci potrebbe essere una conseguenza alcuna", conclude.
Importante dunque sapere che a questi controlli di competenza dell'autorità di polizia o giudiziaria, se richiesti da un privato, ci si può opporre.
CSI/redMM