Una capra ferita e una dispersa: è il bilancio dell'ultimo attacco, che risale al 22 luglio. L'analisi del DNA deve ancora darne la conferma, ma sull'Alpe Rompiago in territorio di Capriasca si teme si tratti del lupo, che sulle pendici del monte Bar è una vecchia conoscenza. “Quest’anno siamo a 11 – dichiara alla RSI l’allevatore Maurizio Minoletti – mentre negli ultimi 4 anni siamo quasi a 30 animali. Una capra rende circa 1000 franchi all’anno quindi i conti sono presto fatti. In più c’è anche un valore affettivo: i nostri animali hanno tutti un nome”.
Le protezioni non mancano. Se cintare l'area non viene ritenuto sostenibile finanziariamente, la sorveglianza del gregge viene affidata ad alcuni cani pastore, ma il loro utilizzo è limitato per problemi di convivenza in quota. E l'efficacia ne risente.
CSI del 28.07.20; il servizio di Giovanni Marci
RSI Info 28.07.2020, 19:47
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Le preoccupazioni di Maurizio Minoletti e le considerazioni del vice presidente dell'Associazione per un territorio senza grandi predatori Sandro Rusconi nel reportage che vi proponiamo in apertura di pagina