Sono tre le persone che sabato sera, per sfuggire a un controllo delle autorità, si sono gettate nelle acque gelide del fiume Tresa, in quel punto profonde fino ad un metro e mezzo.
La loro auto, una Mini, aveva destato i sospetti delle guardie di confine perché viaggiava con targhe ticinesi visibilmente contraffatte e montate sopra le originali italiane.
I tre, di cui non si hanno ancora tracce nonostante le ricerche anche con l'aiuto di cani, dopo una fuga in auto e lo speronamento da parte di un mezzo delle guardie, hanno continuato a scappare a piedi per poi lanciarsi nel fiume. Secondo alcune testimonianze sono stati trascinati a valle dalla corrente.
CSI/sf