Il nonno aveva depositato tre miliardi di lire in una cassetta di sicurezza dell'UBS a Lugano, ma il nipote lo ha scoperto troppo tardi: per la Banca d'Italia quei soldi sono carta straccia. Per l'istituto, infatti, i termini per cambiare la vecchia valuta in euro sono scaduti nel 2012.
Protagonista di questa storia è Luca C., un cittadino italiano residente a Roma, che nel luglio 2017 ha scoperto di aver ereditato una fortuna dal nonno imprenditore che si era trasferito in Svizzera.
"Quando è andato allo sportello Bankitalia di Milano per farsi cambiare i soldi gli hanno risposto che non era possibile perché erano decorsi i dieci anni dall'entrata in vigore dell'euro", ha spiegato l'avvocato che lo assiste ai microfoni della RSI.
Luca C., infatti, ha deciso di non darsi per vinto e di intraprendere una battaglia legale contro la Banca d'Italia per ottenere il cambio del denaro. I risparmi del nonno, oggi corrisponderebbero a oltre un milione e mezzo di euro.
RG/eb