La gestione delle discariche di inerti dovrà portare tre milioni di franchi all'anno nelle casse del cantone: è uno dei punti individuati dal Consiglio di Stato ticinese nell'ambito della manovra di risanamento da 185 milioni presentata martedì. "Internalizziamo un compito redditizio, finora lasciato in mano all'economia privata. Creeremo occupazione e avremo garanzie delle modalità di gestione", ha spiegato ai microfoni della RSI il capo del Dipartimento del territorio Claudio Zali.
L'ostacolo da superare riguarda la prima discarica, quella di Stabio, per la quale si ipotizza un'entrata in esercizio nel 2018. La tempistica però non è certa e dipende da eventuali ricorsi: la fase tre è attualmente bloccata da un contenzioso con l'Italia.
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