Gli inquirenti di Varese hanno sgominato una banda dedita al raggiro dei risparmiatori indotti a investire nella realizzazione di un fantomatico resort extra lusso in Belize. Una banda con forti legami con il Ticino e, in particolare, il Luganese dove risiede una delle due menti del vasto raggiro conclusosi martedì mattina con l'arresto di sette persone accusate, tra l'altro, di associazione per delinquere, truffa internazionale, riciclaggio, abusivismo bancario e finanziario, circonvenzione di incapaci, raccolta abusiva del risparmio.
Ville a bungalow solo sulla carta
Stando all'inchiesta, 40 consulenti finanziari abusivi, sulla base di false perizie, inducevano ignari investitori a sottoscrivere allettanti contratti di investimento nel progetto Puerto Azul, nell’atollo Blue Hole, al largo della costa del paese del Centro America. I terreni non erano in realtà nelle disponibilità della società per cui operavano e non godevano di permessi di edificabilità, perché soggetti a tutela ambientale.
L'organizzazione, con basi in Italia, Lussemburgo, Svizzera, Caraibi e Londra, secondo gli investigatori, è riconducibile a due italiani, uno dei quali residente nel Malcantone. Parte del denaro frutto della truffa confluiva sui conti delle sue società di Lugano (holding Sagl) ed è stato usato per soddisfare i suoi bisogni personali.
Tirati in ballo nomi celebri
Per rendere più credibile l'operazione, tramite un noto manager, erano stati coinvolti, a loro insaputa, star tra cui Andrea Bocelli e John Travolta, spacciati per soci e ambasciatori dell'iniziativa. In realtà erano totalmente estranei e il cantante italiano ha fornito un rilevante contributo alle indagini.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Busto Arsizio ha portato al sequestro di immobili per un valore superiore ai 18 milioni di euro.
Red.MM/M.Ang.
Dal Quotidiano:
Dal Quotidiano: