Oltre un centinaio di persone hanno preso parte sabato mattina all’incontro civile in memoria di Aziz, il richiedente l’asilo di 14 anni ritrovato morto due settimane fa a Balerna. La commemorazione, promossa dall’associazione Mendrisiotto Regione Aperta ha riunito anche diverse figure che operano con e a favore dei richiedenti l’asilo in Ticino, oltre a politici e municipali della regione.
La cerimonia voleva ricordare Aziz, ma anche stimolare una riflessione sulla necessità di migliorare l’accoglienza dei minorenni non accompagnati in Ticino. Aziz, originario dell’Algeria, aveva lasciato il Centro federale d’asilo di Pasture poco prima della mezzanotte del 27 marzo ed è stato trovato morto quattro giorni dopo lungo il riale che costeggia via Motta a Balerna.
L’inchiesta in corso ha escluso l’intervento di terzi. Molti sono ancora gli interrogativi aperti attorno alla sua morte. Una morte - ha ribadito Willy Lubrini, co-cordinatore Mendrisiotto Regione Aperta - che non può lasciare indifferenti.
Il gruppo di accompagnamento, che include i comuni, la SEM e rappresentanti della società civile, discuterà quanto accaduto ad Aziz nella prossima riunione di giugno. L’associazione Mendrisiotto Regione Aperta propone di ripensare l’accoglienza dei minori non accompagnati con un approccio più educativo che assistenziale, suggerendo che il Centro federale di Pasture potrebbe non essere il luogo più adatto per loro. “Un ragazzo di 14 anni non può essere trattato come un adulto”.

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Notiziario 12.04.2025, 15:00
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