Ticino e Grigioni

Smartphone e giovani: come trarre beneficio dal digitale?

In occasione dei primi 10 anni del Centro di risorse didattiche e digitali, un convegno riunisce esperti del settore - Proponendo molteplici letture

  • Oggi, 06:53
  • Oggi, 08:32
07:41

Il benessere digitale dei giovani ai 10 anni del Centro risorse didattiche e digitali ticinese

SEIDISERA 11.04.2025, 18:00

  • Sfide e opportunità dell'uso di mezzi digitali da parte dei giovani
Di: SEIDISERA/DC 

Da una parte le opportunità del digitale, da un’altra e i rischi per i giovani che usano i dispositivi senza controllo. L’approccio adottato dai diversi conferenzieri, che venerdì si sono espressi a proposito del concetto di benessere in questo mutevole ambito, ha fatto emergere diversi punti di vista, raccolti dai colleghi di SEIDISERA. Luogo scelto per l’incontro promosso dal Centro di risorse didattiche e digitali del DECS, la Scuola cantonale di commercio a Bellinzona.

E la scuola, è stato ricordato, ha un ruolo sempre più fondamentale nella prevenzione dei rischi. “Un cambio di rotta consiste nel fatto che la scuola raccomandi una certa gradualità e si impegni”, ha detto il professor Marco Gui, sociologo dei media all’Università di Milano Bicocca e direttore del Centro italiano Benessere Digitale, secondo cui i dispositivi digitali portano sì opportunità inedite, ma sono anche una sfida per il benessere. “Non deve essere più un problema lasciato completamente alle famiglie come se non esistesse”, ha sottolineato, “ma deve essere affrontato tra famiglia e scuola, con tutti i mezzi”. Per Marina Ranieri, che insegna all’Università di Firenze,  un’alfabetizzazione critica su questi mezzi è vitale, e la scuola deve attrezzarsi: “Un educatore è qualcuno che si assume la responsabilità di discernere e di insegnare agli studenti quando è opportuno usarli e quando è opportuno non usarli e per quali scopi. Questo è educare”.

Sono stati rievocati anche i dati scaturiti da alcune ricerche condotte in Ticino tra il 2014 e il 2021 con il progetto MEDIATICINO. Progetto che ha indagato l’impatto dei media digitali sui giovani nel passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza. Sono stati misurati l’attività online e offline dei giovani, il sonno e l’attività fisica. E, come ha spiegato la ricercatrice e docente Anne-Linda Camerini, per un 37% del campione il risultato è bilanciato. A suo parere, i dispositivi digitali non sono da demonizzare. “Ognuno di noi deve chiedersi: quando uso lo smartphone aggiunge qualcosa alla mia vita o mi toglie qualcosa? Questa consapevolezza, se riusciamo ad averla, ci permette anche di andare oltre”.

Di parere diverso, il professor Marco Gui: “Un bambino di otto anni cosa può fare di bello con i media digitali? Può fare un piano di viaggio su Google Earth con i genitori, un video delle vacanze. Ma non è bene che sia sui social, che abbia uno smartphone personale sempre con sé”. Tante letture, insomma. E il dibattito proseguirà nel corso della mattinata di sabato. Tra gli ospiti anche il  filosofo della tecnologia e delle scienze cognitive Marco Fasoli e lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini.

04:50

Smartphone e social, in Ticino nasce un patto digitale tra genitori

SEIDISERA 28.03.2025, 18:00

  • Ti_Press_SA
10:14

Il Faro: Giovani, maschi, arrabbiati

Telegiornale 29.03.2025, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare