Ticino e Grigioni

Truffe al tempo del coronavirus

Attenti a chi propone tamponi a domicilio e alle richieste di donazioni. Mai comunicare i dati riservati (carta di credito, home banking). Occhio anche a mail e WhatsApp

  • 2 aprile 2020, 12:41
  • 22 novembre, 19:38
00:40

Notiziario 11.00 del 2.4.2020

RSI Info 02.04.2020, 13:09

  • Ti Press
Di: M. Ang. 

L'epidemia di coronavirus ha spinto i truffatori ad escogitare nuove frodi, approfittando della situazione di emergenza. Lo provano le segnalazioni che giungono sempre più numerose alla polizia cantonale ticinese.

Tra le truffe segnalate ci sono false e-mail che sembrano provenire dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) o dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Missive che promettono visite a domicilio per una valutazione sanitaria e che invece hanno lo scopo di carpire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.) attraverso la tecnica del phishing.

Vi sono poi finti operatori sanitari che contattano la popolazione, proponendo tamponi a domicilio per la ricerca del Covid-19, in modo da riuscire ad accedere alle abitazioni per effettuare furti.

Non mancano neppure gli appelli sui social network o le telefonate con richieste di donazioni a favore delle vittime del virus. Donazioni che vengono poi intascate dai malintenzionati. Fiorenti anche gli annunci di vendita online di materiale sanitario, previo pagamento. Il materiale, in seguito, o non viene fornito oppure è di qualità scadente.

Sono stati anche segnalati messaggi WhatsApp da profili clonati che hanno l’obiettivo di infettare con programmi malevoli i cellulari, per prenderne il controllo da remoto e chiedere poi il versamento di denaro per il loro sblocco. Pure presenti catene di Sant’Antonio il cui unico scopo è il diffondere false notizie intasando la rete.

Per proteggervi dai malintenzionati, la polizia invita nuovamente a seguire alcuni consigli:

-Se ricevete email da sconosciuti e senza sollecitazione non aprite link e allegati e non rispondete. In particolare nei casi di phishing, il mittente tende a sfruttare indirizzi riconducibili a ditte o enti riconosciuti.

-Non condividete dati personali, password o dati di accesso ai vostri account o dispositivi.

-Mantenete costantemente aggiornati il sistema operativo e le applicazioni presenti sui vostri dispositivi (ad es. antivirus).

-Non lasciatevi mettere sotto pressione da persone sconosciute che vi chiamano al telefono. In caso di dubbio interrompete immediatamente la telefonata.

-Effettuate pagamenti anticipati unicamente su piattaforme di shopping sicure e per importi poco elevati. Per importi maggiori scegliete un altro tipo di pagamento.

-Prima di dar seguito a richieste di pagamento per beni e prestazioni verificatele attentamente

-Informarvi unicamente tramite i canali ufficiali di informazione per non incorrere in false notizie (fake news), pubblicate in particolare sui social network.

-Diffidate delle attrezzature mediche o dei prodotti disinfettanti il cui prezzo è elevato poiché chi li vende sfrutta l’attuale situazione di incertezza. Inoltre, le autorità sanitarie solitamentenon contattano i cittadini per e-mail o per telefono.

-In caso di sospetti contattate immediatamente la Polizia al 117. Informate inoltre familiari e conoscenti in relazione a questo tipo di fenomeni.

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