Si rendono indispensabili cambiamenti strutturali in profondità, per affrontare la fase problematica che sta attraversando il turismo in Ticino. È l'esigenza più volte sottolineata giovedì, nel corso della conferenza "Turismo quo vadis? Visioni e storie di successo", che ha avuto luogo a Castione.
"Chi opera in questo settore deve saper mettersi in gioco, innovare il proprio prodotto. La clientela non è più quella di 30 anni fa", ha affermato nel suo intervento il consigliere di Stato Christian Vitta, ricordando l'importanza del ramo, che rappresenta quasi il 10% del PIL cantonale.
La segretaria di Stato per l'economia, Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch
Fra i presenti anche
Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, direttrice della segreteria di Stato per l'economia (SECO), la quale ha sottolineato le difficoltà imposte al turismo ticinese dal rafforzamento del franco forte.
"La differenziazione dovrà essere sempre più la parola chiave", ha per parte sua dichiarato Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo, citando le nuove opportunità da cogliere nel lturismo culturale e in quello legato al business.
Red.MM/ARi
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CSI 18.00 del 22.10.15 - Il servizio di Antonella Cruezer