Due novità di rilievo sono state introdotte dalla commissione parlamentare che ha concluso l’esame del progetto di revisione della nuova legge sull’energia allestito dal Governo retico per ridurre il consumo di combustibili fossili e le emissioni di CO2 negli edifici facendo in modo che i Grigioni si allineino alla Strategia energetica 2050 della Confederazione.
La prima riguarda l’obbligo di produzione autonoma di energia elettrica per tutti i nuovi stabili in modo da coprire almeno parte del fabbisogno di corrente. Eccezioni sono previste per le costruzioni in luoghi in cui l'irraggiamento solare è scarso e per quelle che rispettano gli standard Minergie.
La seconda, in linea con quanto già fatto dalla Confederazione e altri cantoni, prevede invece introdurre una deduzione fiscale per investimenti utili a risparmiare energia o a proteggere l'ambiente.
Il Gran Consiglio, dove la questione sicuramente susciterà vive discussioni, dovrà anche pronunciarsi su una serie di proposte avanzate dalla minoranza della commissione per rendere ancor più incisivo l’effetto della nuova legge nella lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione del fabbisogno energetico. Gli emendamenti, tra le altre cose, prevedono di obbligare i comuni ad allestire un piano energetico e a sostituire i riscaldamenti fissi a resistenza elettrica e scaldacqua centrali a elettricità entro il 2035.Ma in discussione vi saranno anche nuovi contributi per sistemi di ricarica per veicoli elettrici e l’obbligatorietà dei certificati energetici per gli edifici entro il 2030.