La situazione dell’inquinamento da polveri fini (PM10) in Bassa Mesolcina torna a preoccupare. “Nelle ultime due settimane, la media giornaliera limite di 50 microgrammi al metro cubo è stata superata diverse volte con picchi attorno ai 70-80 microgrammi/metro cubo”. Così l'ingegnere Angelo Bernasconi incaricato dal canton Grigioni e titolare di uno studio di consulenza ambientale, descrive la situazione dell'inquinamento nella zona a ridosso del Ticino.
I comuni della regione hanno adottato un piano di risanamento in più fasi elaborato in collaborazione con un gruppo di specialisti e con il Cantone. A influenzare la situazione, oltre alle strade, la presenza di un certo numero di impianti di riscaldamento a legna “alcuni non tecnicamente in ordine o non gestiti correttamente”.
Tra le misure adottate uno sportello “aria energia” al centro servizi di Roveredo e consultabile online all'indirizzo www.mesolcina-aria.ch. Fra i compiti c'è anche quello di sensibilizzare la popolazione sul modo migliore di utilizzo degli impianti a combustione. Per ottenere una riduzione significativa di questo inquinamento locale servono anche degli incentivi: “sarà possibile richiedere dei sussidi per il rinnovo (fino a 10-15'000 franchi) ma anche per il risanamento degli impianti (fino a 3'000 franchi)”, conclude Bernasconi.
Grigioni Sera/Andrea Netzer/Swing