Il Dipartimento del territorio ha allestito il progetto del nuovo Piano di risanamento dell'aria (obbligatorio, visto che i tassi di inquinamento in Ticino restano al di sopra dei limiti imposti dal diritto federale) dopo che l'ultimo (varato nel giugno 2007) è scaduto a fine 2016. Prevede oltre una decina di misure volte a ridurre nei prossimi anni le emissioni di inquinanti nell'aria, in particolare di diossido di azoto, polveri fini e ozono.
Per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici vi sono quelle pensate per abbassare le emissioni di caminetti e stufe. Sono previste campagne di sensibilizzazione – ed eventuali controlli - sull'utilizzo corretto di tali impianti, così come delle limitazioni sul tipo di legna che si può bruciare (più restrittive rispetto alle disposizioni federali).
Per il traffico, benché la maggior parte delle misure previste a livello federale e cantonale siano già incluse nei piani di agglomerato, nel PRA figurano: gli ecoincentivi per le macchine elettriche (contributi una tantum, non differenziati in base al modello acquistato, e che non verrebbero finanziati con un aumento delle imposte di circolazione, proposta bocciata dal popolo nel 2015) e la limitazione delle gare automobilistiche. Una misura, quest’ultima, già prevista nel precedente piano.
La bozza del piano elaborata dal Dipartimento del territorio deve innanzitutto essere accettata dal Governo (presumibilmente se ne occuperà martedì o mercoledì). In seguito il documento sarà in consultazione. Poi toccherà al Parlamento esprimersi. Dal momento dell'entrata in vigore, sarà valido per cinque anni.
Diem/CSI
CSI 18.00 del 15.01.2018 - Le spiegazioni con Amanda Pfändler
RSI Info 15.01.2018, 19:20
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