Ticino e Grigioni

Tutto è partito da un pugno

Sarà dimesso nei prossimi giorni il 18enne accoltellato al Vanilla di Riazzino

  • 29 ottobre 2017, 18:37
  • 23 novembre, 03:47
L'arma utilizzata era sfuggita ai controlli

L'arma utilizzata era sfuggita ai controlli

  • © Ti-Press / Samuel Golay

Un pugno sferrato a un parente del giovane accoltellato, colpito poi mentre chiedeva spiegazioni: sarebbe questa la dinamica di quanto accaduto attorno alle 2.20 del mattino alla discoteca Vanilla di Riazzino. A ferire il 18enne locarnese di origini bulgare, che ha riportato una ferita profonda alcuni centimetri al fondoschiena, è fuori pericolo e potrà essere dimesso nei prossimi giorni, è stato un membro di un gruppo di una quindicina di persone giunto da oltre San Gottardo.

La vittima, è emerso, era già stata coinvolta in una rissa nello stesso luogo lo scorso anno. L'inchiesta su quei fatti, che contesta, è ancora in corso. Quella su quanto accaduto nella notte è invece affidata al procuratore Zaccaria Akbas. Le ipotesi di accusa sono di tentato omicidio intenzionale, subordinatamente lesioni intenzionali gravi, e rissa per le altre persone coinvolte.

Polizia e Ministero pubblico, intanto, hanno reso noto che oltre ai fermati inizialmente sono state reperite e interrogate altre persone. In tutto sono una ventina fra imputati, testimoni e individui informati dei fatti. Altre, che se ne erano già andate al momento dell'arrivo degli agenti, sono in fase di identificazione. Le singole responsabilità non hanno ancora potuto essere attribuite, né è stata compiutamente accertata l'identità dell'autore dell'accoltellamento. Non si è infine ancora proceduto ad arresti.

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