Lo sciopero generale del settore pubblico e parapubblico in Ticino è fissato per giovedì 29 febbraio e le aspettative dei sindacati sono alte. L’agitazione è stata organizzata, e non è la prima, per protestare contro la perdita definitiva del rincaro e contro i tagli del personale nelle scuole, decisi dal Gran Consiglio con l’adozione del preventivo. OCST, VPOD e SIT (quest’ultimo sposa la causa, ma non l’astensione dal lavoro) hanno presentato lunedì mattina, davanti alla stampa, come sarà strutturata la giornata di protesta.
Saranno per esempio previste assemblee online, un presidio davanti a Palazzo delle Orsoline e un corteo pomeridiano che dalla stazione ferroviaria di Bellinzona raggiungerà Piazza Governo. Qui si terranno i discorsi dei sindacalisti, dei rappresentanti delle organizzazioni e associazioni varie.
“Ci aspettiamo una bella partecipazione”, afferma ai microfoni RSI Raoul Ghisletta, sindacalista VPOD, “sarebbe la più grande mobilitazione di sciopero in Ticino,… un’occasione unica per il personale dell’amministrazione cantonale, delle scuole, del settore sociosanitario per esprimere in modo forte il disagio e la preoccupazione che sta vivendo. Non è solo una battaglia per 500-1’000 franchi oggi, ma è una battaglia per mantenere un livello qualitativo” di tutti i settori colpiti.
I tre sindacati si sono presentati uniti, anche se, come scritto, gli indipendenti ticinesi hanno sposato solo parzialmente la causa, un punto che non sembra preoccupare gli organizzatori. “Dimostriamo che le tre sigle hanno dei punti in comune”, ha affermato Daniel Xavier dell’OCST sempre alla RSI, “quello che è importante che tutti contestiamo allo stesso modo quello che sta avvenendo e quello che è avvenuto. Il fatto che siamo riusciti comunque a rimanere compatti in settori così eterogenei rappresenta una forza”.
RG 12.30 del 26.2.2024 Il servizio di Lino Bini
RSI Info 26.02.2024, 13:01
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