La protesta contro i tagli previsti dal preventivo 2024 del Canton Ticino si intensifica: i sindacati VPOD, OCST e SIT hanno infatti indetto nuovi momenti di protesta, che comprendono anche uno sciopero dei dipendenti cantonali. Sul banco degli imputati c’è il taglio del 2% dei salari degli statali (per i salari oltre i 60’000 franchi), ma anche tutti gli altri tagli che colpiscono i servizi pubblici e sociosanitari.
Con ordine: il primo momento di protesta è previsto a mezzogiorno del prossimo lunedì 5 febbraio, quando il Gran Consiglio inizierà l’esame del preventivo, e l’appuntamento è proprio davanti al Parlamento.
Mobilitazione generale e sciopero dipendenti pubblici il 29 febbraio
In seguito, ricordando che “lotta sindacale dovrà proseguire in modo forte e unitario”, i sindacati hanno indetto una giornata di mobilitazione generale il 29 febbraio “contro la liquidazione del settore pubblico e sociosanitario”. Non solo: lo stesso giorno è pure stato indetto uno sciopero dei dipendenti del Cantone, il primo svolto in una giornata lavorativa vera e propria.
Qualche eccezione si prevede solo per i settori sociosanitari e della sicurezza (giornata con pause di protesta, assemblee settoriali a distanza e volantinaggi).
Due iniziative per abolire il decreto Morisoli e la concorrenza fiscale tra comuni
Infine, le tre organizzazioni, prevedono una discussione sul lancio di due iniziative popolari: la prima per abolire il decreto Morisoli, la seconda per creare un moltiplicatore unico delle persone giuridiche ed eliminare quindi la concorrenza fiscale tra i comuni per suddividere di conseguenza “equamente le risorse complessive tra Cantone e Comuni”.
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