Migliaia di persone hanno partecipato sabato, a Bellinzona, alla manifestazione di protesta contro i tagli per 130 milioni di franchi previsti dal preventivo 2024, manifestazione organizzata dai partiti e movimenti di sinistra e dalle principali sigle sindacali. E proprio in merito al preventivo, domani inizierà una settimana calda sul fronte politico: martedì, infatti, si terrà la riunione della Commissione della gestione e potrebbero essere firmato il rapporto di maggioranza, appoggiato da PLR, Lega e Centro, per portare in Gran Consiglio il documento sulle entrate e spese previste per l’anno ormai in corso.
Tempo per aspettare, dicono alla RSI i rappresentanti dei tre partiti, non ce n’è più.
“La responsabilità dei partiti di governo è quella di dare al Cantone un preventivo”, sostiene il liberale-radicale Bixio Caprara, “l’assenza di questo documento, quindi la gestione provvisoria dello Stato, è la soluzione peggiore, ma questo non significa poter accettare qualsiasi cosa senza criterio”.
Gli fa eco Maurizio Agustoni, del Centro: “È un senso di responsabilità che dovrebbe essere di tutti: al di là di quello che ognuno auspica, bisogna rendersi contro che è giusto che un cantone, a febbraio, possa avere il suo preventivo. È ora che si inizi a pianificare, anche dal punto di vista formale, la politica finanziaria del Cantone”.
Michele Guerra, della Lega, spiega per parte sua che: “Come presidente (della Gestione, ndr.) mi sono limitato a dire ai colleghi che il tempo è esaurito: dopo moltissimi approfondimenti svolti sulle misure proposte dal Governo, che non hanno mai fatto l’unanimità, ci siamo trovati ad avere sul tavolo oltre 200 pagine, tra domande e risposte, prese di posizione del Consiglio di Stato, approfondimenti e proposte alternative. Quello che è certo è che per martedì, i tre gruppi che possono comporre una maggioranza (in Gran Consiglio, ndr.), ovvero PLR, Centro e Lega, devono portare una posizione definitiva”.
In piazza per dire NO ai tagli del Preventivo 2024
Il Quotidiano 20.01.2024, 19:00
Le voci della piazza influenzeranno la politica?
Caprara, Agustoni e Guerra sono tutti membri della Commissione della gestione, che da mesi ormai si sta chinando su questa manovra di risparmio. Ma quanto il lavoro della commissione può essere influenzato dalle voci della piazza? “Le richieste espresse durante la manifestazione erano riflessioni che avevano già portato (come Centro, ndr.) in commissione: non c’era bisogno di convincerci da questo punto di vista – risponde Maurizio Agustoni –. Bisogna vedere invece se altri gruppi, che hanno posizioni diverse, ne terranno conto o se, legittimamente, manterranno le loro posizioni”.
Agustoni lancia così la palla ai due colleghi di commissione. “Chi fa politica deve sapere che, con le misure di risparmio, si creano scontenti, non si trova mai il consenso di tutti – afferma ai microfoni di SEIDISERA Bixio Caprara –. Credo che il tema sia più ampio: bisogna rendersi conto che ci si trova di fronte a una situazione finanziaria complicata e che bisogna correggerla”. Guerra, per parte sua, dichiara: “Manifestare in Svizzera è un diritto: è normale che le persone toccate da queste misure lo facciano. Ma proprio in queste ore si sta discutendo sulla possibile costituzione di una maggioranza attorno a questo preventivo; quindi, ne sapremo di più solo martedì”.
Martedì, tuttavia, sarà solo un altro passo avanti in un percorso che si preannuncia ancora lungo e pieno di incognite.