Il Consiglio di Stato ticinese ha reso noto lunedì di aver approvato il concetto “bosco-selvaggina”, teso a prevenire eventuali danni causati dagli ungulati selvatici alle boscaglie del cantone. Da tempo ormai i servizi tecnici del Dipartimento del territorio hanno elaborato un piano utile per ridurre nel limite del possibile i danneggiamenti a foreste e colture provocati dalla fauna selvatica, che vede proprio gli ungulati essere una presenza sempre più massiccia sul territorio.
Basandosi su tali premesse, inserite nelle normative federali in materia forestale e venatoria, i servizi cantonali hanno ritenuto opportuno coordinare e intensificare l’impegno per definire un equilibrio tra animali selvatici, gestione della loro presenza e processi di rinnovamento dell’ecosistema forestale. L’attuazione del concetto “bosco-selvaggina” è un compito affidato alla Sezione forestale e all’Ufficio caccia e pesca.
EnCa