I lavori di sistemazione e rinaturazione del fiume Ticino sono iniziati a Bellinzona. Il progetto, sostenuto dal Cantone e finanziato quasi esclusivamente dalla Confederazione, permetterà di realizzare un grande parco fluviale che va dalla città fino a Gudo, per un costo complessivo di 80 milioni di franchi. In sostanza verranno create alcune anse per permettere al fiume di rallentare il suo corso.
"Ci siamo accorti che Bellinzona ha girato le spalle al fiume", spiega Edgardo Malè, presidente del Consorzio di correzione del fiume Ticino. "Il fiume è rimasto per tanto tempo un elemento bello ma di cui la gente quasi non si rende conto".
"Sono interventi importanti", aggiunge Simone Gianini, municipale di Bellinzona. "Penso in particolare a quanto accadrà nella zona dell'ex ponte della Torretta, dove gli interventi avranno un carattere più di svago e di fruizione del fiume da parte della popolazione".
Un intervento che ha il suo perché anche in termini di sicurezza idraulica, per un fiume incanalato nell'1800. "Ci sono state delle conseguenze che allora non ci si aspettava, come un forte abbassamento dell'alveo del fiume che ha portato a dei cedimenti dell'argine sommergibiile". Per il parco fluviale completo bisognerà attendere il 2024.