I sogni più ambiziosi a volte si realizzano anche in piccolissime realtà. Realtà come quella di Mulegns, un paese quasi disabitato – nella valle dell’Albula - dove vive ancora una ventina di persone per la quale la rivitalizzazione è sempre più vicina grazie ad un progetto che non nasce dagli architetti o dai pianificatori, ma dalla cultura che ha deciso di spostare la "Villa Bianca".
Mulegns, un paese che cerca il rilancio
Telegiornale 05.05.2019, 22:00
L'edificio storico, che crea il restringimento a collo di bottiglia della strada che rende difficoltoso l'attraversamento del paese, passaggio obbligatorio lungo la strada del Passo del Giulia, negli scorsi mesi era stato al centro di alcuni progetti che ne volevano l’eliminazione. E invece ora dovrebbe trasformarsi nel fulcro di un progetto di rilancio della località elaborato e promosso dalla fondazione Origen.
Il gruppo che ha realizzato la torre-teatro che dal 2017 caratterizza il paesaggio del Passo vuole spostare la costruzione. Poi intende trasformarla in un centro culturale legato al vicino Posthotel Löwen, l'ex stazione delle diligenze dove soggiornarono anche il presidente statunitense Grover Cleveland, la duchessa Maria Adelaide di Cambridge (la bisnonna di Carlo), Albert Schweitzer e il cardinal Montini futuro Papa Paolo VI.
Autorità e cittadini ci credono
Lunedì sera l'Assemblea comunale di Surses, di cui il villaggio fondato dai walser oggi è frazione, ha deciso ad ampissima maggioranza di sostenere l'iniziativa "Salviamo Mulegns". Da un lato cedendo alla fondazione tre proprietà in centro paese al prezzo simbolico di un franco. Dall'altro garantendole un sostegno di 510'000 franchi a copertura di parte dei costi del progetto. La spesa totale ammonta a oltre 5 milioni di franchi e per dare il via ai lavori ora manca davvero poco.
Manca solo l'ultimo ok cantonale
Come spiegato alla RSI dal sovrintendente del festival Origen Giovanni Netzer per avviare il cantiere si attende solo l'ultimo via libera da parte del cantone dei Grigioni. È atteso nel corso del mese di settembre e il primo ottobre dovrebbe partire il cantiere che ridarà vita ad un villaggio alpino che rischia di diventare un paese fantasma.