La situazione che si constata nel sito archeologico di Tremona, dove l'incuria sta riducendo in polvere i reperti, mette in evidenza i rischi che incombono sul patrimonio storico di tutto il Ticino. Esperti e politici lanciano l'allarme.
"Mi sento scandalizzato e quasi preso in giro. Perchè non sono solo gli oggetti di Tremona a essere in questo stato", commenta Alfio Martinelli, presidente dell'Associazione delle ricerche archeologiche del Mendrisiotto, aggiungendo che gli oggetti potrebbero essere salvati attraverso procedimenti che non risulterebbero particolarmente onerosi. Perché allora non si interviene? "Per quel che ne so, semplicemente perché lo Stato dice che non ha i soldi. E non ce ne vogliono assolutamente tanti".
A imporsi è quindi la questione di adeguate risorse da destinare alla conservazione dei reperti. Sul versante politico Matteo Quadranti, insieme ad una decina di cofirmatari di tutte le forze politiche, ha intanto presentato un'interrogazione al Governo per chiedere delucidazioni: in particolare sui tagli effettuati nel settore durante l'ultimo decennio. "Sembra che questi reperti non vengano gestiti nel migliore dei modi. Ed è sicuramente una grossa perdita", sottolinea il granconsigliere liberale-radicale.
Quot/ARi