Thusis, Ilanz e ora Samedan: alla lista degli ospedali regionali alle prese con gravi difficoltà finanziarie si aggiunge quello dell’Alta Engadina, coi suoi oltre 300 collaboratori il secondo più grande dei Grigioni dietro il nosocomio cantonale di Coira. Ma grande è ora anche il deficit d’esercizio che nel 2023 ha registrato oltre 5 milioni di perdite.
A minare la salute finanziaria del nosocomio sono gli stessi mali che affliggono le altre strutture. Sul fronte delle uscite, rileva Gian A. Melcher, presidene del CdA della Fondazione sanitaria Alta Engadina, sono i crescenti costi del personale e l’inflazione a lasciare il segno. Basti dire, in tema rincari, che l’anno scorso, solo per l’approvvigionamento energetico, sono stati spesi 700’000 franchi in più rispetto al 2022.
Maggiori uscite che non vengono compensate dalle entrate. Principale punto dolente su questo versante è quello delle tariffe per le cure ospedaliere. Quelle ambulatoriali consentono una copertura dei costi che raggiunge appena il 70%.
Il sistema dei rimborsi non viene ritoccato da dieci anni e oltre a ciò, prosegue Melcher, il valore del punto tariffario per le prestazioni ambulatoriali applicato nei Grigioni è il più basso di tutta la Svizzera.
Ad appesantire i conti dell’ospedale di Samedan ha contribuito anche l’effetto perverso del coronavirus. Gli anni della pandemia, con tanti ricoverati anche da altre regioni, sono stati ottimi dal profilo finanziario. Ma ciò ha provocato per il 2023 una chiara diminuzione dei contributi cantonali a copertura dei deficit. Tali sussidi vengono infatti calcolati sulla media dei risultati d’esercizio dei tre anni precedenti.
La voragine finanziaria imporrà una rivalutazione della paletta dei servizi offerti. Un gruppo di lavoro è stato incaricato di avanzare proposte per la riorganizzazione dell’ospedale entro la prossima estate. I reparti oggetto di analisi saranno quelli che, a fronte di un numero ridotto di casi, richiedono un forte impiego di personale e mezzi. Tra questi spicca l’ostetricia. È tuttavia irrealistico pensare, chiarisce Melcher, che a Samedan venga chiuso il reparto nascite. Saranno alla fine i rappresentanti dei Comuni finanziatori a stabilire dove usare le forbici. Al momento, conclude il presidente del CdA, non vengono presi in considerazione dei licenziamenti. Per per il futuro non si può escludere una riduzione del personale.
Grigioni Sera del 20.02.24, l’ospedale di Samedan in rosso
RSI Info 20.02.2024, 23:10
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