Il Ticino - oltre alle votazioni federali - era chiamato oggi alle urne per tre temi cantonali.
Domenica di votazioni in Svizzera
Telegiornale 26.09.2021, 14:30
Con il 52,4 dei voti - e questa è una parziale sorpresa - è stata approvata l'iniziativa "Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa"di Giorgio Ghiringhelli , che è una sorta di deja vu. Il 9 febbraio l’iniziativa era stata bocciata in votazione popolare per il rotto della cuffia, ossia con sole 426 schede di differenza, ma lo scorso aprile il Tribunale federale aveva accolto un ricorso presentato dal Ghiro e annullato l’esito del voto. “Missione compiuta. Non rilascerò altre dichiarazioni perché dalle 12 di oggi ho tirato i remi in barca ponendo fine a 25 anni di attività politica , e adesso mi godo in silenzio quest’ultima vittoria", ha commentato il Ghiro in una nota stampa. "Speriamo non incentivi i cittadini a farsi giustizia da sé", è stata la piccata replica del Consiglio di Stato.
I ticinesi hanno anche bocciato l'iniziativa "Basta tasse e basta spese" e approvato, con il 51,9% dei voti, il controprogetto sulla possibilità di adottare lo strumento del referendum finanziario obbligatorio, ovvero se portare alle urne le spese uniche e quelle ricorrenti, approvate dal Parlamento, superiori a una certa somma. "Siamo soddisfatti", ha commentato il direttore del DFE Christian Vitta.
Infine è stata respinta con il 54,9 % dei voti l’iniziativa popolare "No alle pigioni abusive, sì alla trasparenza: per l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione" che aveva come scopo di "frenare l’aumento degli affitti al momento del cambio d’inquilino e creare trasparenza nel settore". "E' la terza volta che la perdiamo. E' la terza volta che gli avversari mettono in campo delle forze che noi non abbiamo", è stato il commento di Adriano Venuti, tra i promotori dell'iniziativa.
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