L’Architekturforum di Zurigo ha dato carta bianca a Mario Botta, chiedendogli di allestire a suo gusto una mostra. E l’architetto ticinese ha scelto di dedicarla alla progettazione di chiese e altri spazi sacri.
Così, i visitatori possono ripercorrere l’impegno di Botta sull’onda dei luoghi sacri ticinesi da lui progettati, come la cappella di Santa Maria degli Angeli sul monte Tamaro, la cappella del convento di Santa Maria del Bigorio e le chiese di San Giovanni Battista a Mogno (Val Lavizzara) e di Sant’Antonio Abate a Genestrerio. Va pure ricordata la sezione lignea della Chiesa San Carlino riprodotta in scala da Mario Botta ispirandosi al capolavoro romano di Francesco Borromini.
Mario Botta e alcuni "suoi" luoghi sacri in Ticino
Nel solco di queste ultime vanno citate pure la chiesa di Seriate (Bergamo) intitolata a Papa Giovanni XXIII, o la cattedrale francese di Evry, a cui si affianca la chiesa tuttora in fase di edificazione a Sambuceto, presso Chieti, in Italia. Oltre a modelli in scala, piani e disegni della chiesa della località abruzzese, l’allestimento documenta anche le altre architetture sacre progettate da Mario Botta in tutto il mondo. Aperta da due giorni, "Gli spazi sacri secondo Mario Botta" è un’esposizione visitabile all'Architekturforum di Zurigo fino al 28 febbraio.
Red. MM/CSI/EnCa
CSI 18.00 del 13.12.2014 - Il servizio di Raniero Fratini
RSI Info 13.12.2014, 19:06
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