Una proroga per Astano

La campagna elettorale per le elezioni comunali ticinesi di domenica 5 aprile può scattare ufficialmente. Lunedì alle 18 è scaduto il termine per il ritiro di eventuali candidature per consentire un’elezione tacita e ora le candidature e le liste presentate a fine gennaio sono definitive. Al più tardi martedì i sindaci procederanno all’estrazione e da quel momento le liste avranno anche la loro numerazione ufficiale.

In quasi tutti i 107 comuni chiamati a rinnovare i propri poteri (non si voterà a Ponte Tresa, Croglio, Monteggio e Sessa visto che è in corso l’aggregazione) sono state presentate delle liste per il Municipio. L’unica eccezione è rappresentata da Astano. Il Consiglio di Stato, come prassi in tali casi, ha concesso una proroga confidando che qualcuno dei cittadini manifesti interesse a raccogliere il testimone dagli uscenti. Le candidature andranno inoltrate entro il 2 marzo, mentre l’eventuale elezione si terrà il 3 maggio. Se nessuno si presentasse, il Governo probabilmente nominerà il gerente del comune e la sua integrazione nella fusione di Tresa. Il Ticino continuerebbe così a conoscere l'istituto della gerenza. Dopo le aggregazioni degli ultimi decenni, dal 2017 resiste solo a Corippo che dal 5 aprile farà però parte del nuovo comune di Verzasca e perderà il suo primato di comune più piccolo della Svizzera.

Una quindicina di elezioni (tra Municipi e Consigli comunali) dovrebbero essere tacite. Ma la certezza la si avrà solo con le pubblicazioni agli albi comunali e le comunicazioni al cantone. Di certo per l'Esecutivo non si voterà a Orselina, Bodio, Personico, Dalpe e Bedretto già il 27 gennaio il numero dei candidati era pari a quello dei seggi da assegnare.