Ticino e Grigioni

Una ricucitura sostenibile

Il gruppo "Un cher per Roré" presenta i suoi argomenti contro il progetto del Municipio

  • 26 marzo 2018, 14:17
  • 23 novembre, 02:04
Lo spazio di cui bisogna decidere il destino

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Il memorandum del 2012 non è vincolante e non prevede nessun obbligo di edificare delle palazzine dove un tempo passava la A13. Il Municipio, in proposito, non ha detto tutta la verità. A sostenerlo è il gruppo "Un cher per Roré", che lunedì ha organizzato una conferenza stampa per presentare i suoi argomenti, contrari al progetto di "ricucitura" voluto dall'Esecutivo e riassunti in un opuscolo che sarà distribuito a tutti i fuochi.

Roveredo, inoltre, "non ha bisogno del centro che non ha mai avuto": ne possiede un altro già da secoli. Lo spazio liberatosi, al contrario, "costituisce un'occasione unica per un autosilo sotto un grande spazio pubblico", sostengono gli oppositori.

Infine, l'idea di affidare il progetto alla Alfred Müller di Zugo, cedendole il terreno, è nata solo nel 2015. Bocciarla non significherà quindi "buttare tutto alle ortiche". Anzi, sostiene il gruppo, il Comune gode ora finanziariamente di buona salute e potrebbe assumersi le spese per le opere pubbliche, salvaguardando una superficie pregiata invece di venderla a un privato per speculazione. Il Consiglio comunale delibererà in giugno, in settembre il voto popolare.

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