Ticino e Grigioni

Una sola legge al posto di otto per gestire le acque ticinesi

Il provvedimento atteso che sarà discusso in Gran Consiglio farà anche ordine tra le tasse - Verrà abolito l’allacciamento e ci sarà una tassa base e una sul consumo

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Tutta l'acqua ticinese in un'unica legge

Il Quotidiano 08.01.2025, 19:00

Di: Quotidiano-Sharon Bernardi/RSI Info 

La legge sulla gestione delle acque è riemersa, ma ci è voluto un lustro e un regolamento di applicazione scritto dal Dipartimento del territorio ticinese e atteso dalla Commissione. A conti fatti, ben cinque anni.

“Potrebbero sembrare troppi - ha riferito alla RSI il granconsigliere e co-relatore Fabio Schnellmann (PLR) - però ci sono dei motivi. Nel frattempo è cambiata la legislatura ed in più bisogna dire che questo nuovo documento raggruppa otto precedenti leggi che sono state abrogate o modificate”.

Cambiati i nomi dopo le elezioni, il rapporto porta oggi due firme. Ci sono quasi tutti tranne l’UDC a dire sì ad un cambiamento chiamato epocale: si passerà ad una gestione integrata che considera tutte le ripercussioni sul ciclo dell’acqua, comprese quelle dell’agricoltura che non pagherà perché risponde ad un bisogno primario. Secondo Schnellmann questo non andrà a scapito di un uso parsimonioso dell’acqua perché sono gli stessi agricoltori ad essere sensibili all’utilizzo dell’acqua e poi, riferisce, “parliamo veramente di importi irrisori per tutto il Cantone, si parla di circa 80- 100’000 franchi all’anno”.

Un cantone dove c’è ancora chi non paga l’acqua al metro cubo ma a rubinetto e i contatori mancano in una decina di Comuni. Perché non si è messo l’obbligo? Michel Tricarico, granconsigliere de Il Centro e co-relatore, ha spiegato al Quotidiano che negli approfondimenti fatti dalla Commissione “si è visto che dover obbligare in tutti i casi di mettere un contatore, anche per usi minimi, sarebbe stato sproporzionato. Quindi si è preferito mettere un “di regola”, cosa che verrà applicata nella maggioranza dei casi”.

La legge farà ordine anche tra le tasse, verrà abolito l’allacciamento e ci sarà una tassa base, una sul consumo per coprire il 20% dei costi. Mister Prezzi si era detto contrario ad una tassa progressiva. “La tassa sull’acqua - ha proseguito Tricarico - sarà decisa dai Comuni in base alle loro infrastrutture e poi in base ai livelli di qualità che devono garantire per l’acqua. Quindi, oggi si mettono sempre più in rete gli acquedotti per garantire ridondanza, questo evidentemente comporterà dei costi di infrastrutture”.

Un occhio attento l’avranno anche i proprietari di case e appartamenti chiamati per legge a contribuire alle opere di canalizzazione. “Il tasso di interesse per il pagamento è sceso al 2%, ha concluso Schnellmann. La vecchia percentuale che parlava del 5% risale agli anni 90, quando i tassi ipotecari erano sul 7/8%, quindi era opportuno adeguarla. Adesso abbiamo pensato che un 2% sia assolutamente equo”. Con buona pace di Lugano e Airolo, dove queste care bollette avevano sollevato un’onda anomala.

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