Il Tribunale amministrativo ha posto luce rossa alla convenzione tra la società S’Rok Sa e il Patriziato di Mezzovico-Vira per la realizzazione di un parco solare all’alpe Duragno. L’accordo tra le parti, come riferisce giovedì laRegione, è stato annullato perché non è stato indetto un concorso pubblico. Il Consiglio di Stato non aveva ravvisato manchevolezze.
Il progetto prevede l’installazione a 1’800 metri di 15’840 pannelli solari. I promotori si sono detti sorpresi dalla decisione, ma il capoprogetto Alessio Mina si è dichiarato fiducioso soprattutto dopo la decisione del Consiglio degli Stati a dicembre di togliere il termine del 2025 per i sussidi federali ai progetti di solare alpino. Dal canto suo il Patriziato sta valutando un ricorso al Tribunale federale, sostenendo che per altri progetti simili non è stato richiesto un concorso pubblico.
Tuttavia il TRAM ha richiamato la Legge organica patriziale che richiede una gara pubblica per rispettare la parità di trattamento e la neutralità concorrenziale.
Via libera al parco solare sul Tamaro
Il Quotidiano 25.06.2024, 19:00