Ticino e Grigioni

Premi di cassa malati caricati sul fisco: pro e contro

In Gestione l’iniziativa della Lega per la deducibilità totale delle assicurazioni salute - I pareri dei politici e dell’esperto di diritto tributario

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Deduzioni, Stato alla cassa

SEIDISERA 08.01.2025, 18:00

  • Tipress
Di: SEIDISERA/Ierace/Spi 

L’aumento dei premi delle casse malati è sicuramente uno dei problemi più pressanti in Ticino. Tra le possibili soluzioni, una arriva dalla Lega dei Ticinesi ed è la deducibilità totale dei premi dalla tassazione. Proposta diventata ora un rapporto, firmato da Boris Bignasca, che la Commissione della gestione sta ancora valutando e che dovrebbe arrivare in Gran Consiglio nel mese di febbraio.

“Gli aumenti di questi anni - dice ai microfoni della RSI il granconsigliere leghista - hanno determinato che il massimo di deduzioni previste, di 5’000 e 9’000 franchi per i coniugati, siano molto al di sotto dei premi che effettivamente i ticinesi pagano. Per noi urge approvare l’iniziativa. Speriamo di andare in aula il più presto possibile e di fare, semmai, una campagna di fronte ai cittadini”.

Se non dovesse essere accolta dal Parlamento ticinese, la proposta andrà in votazione popolare presumibilmente il 18 maggio e il medesimo iter potrebbe averlo anche la proposta del Partito socialista di porre una soglia massima ai premi pari al 10% del reddito. Una misura non forzatamente alternativa a quella della Lega, ma che, come spiega il copresidente Fabrizio Sirica, si basa su uno spirito differente: “Il PS, analizzando i dati, rileva che si va a premiare eccessivamente chi non ha bisogno di questo sostegno. La Commissione, tuttavia, ha deciso di non firmare oggi, ma di prendersi altro tempo per un controprogetto. Essendoci anche l’iniziativa popolare che vuole limitare il costo dei premi al 10% del reddito, proviamo a ragionare se quello che interessa ai cittadini, ossia dei premi meno onerosi, possa essere raggiunto con un’intesa politica oppure no”.           

A maggio il popolo sarà chiamato anche a dire la propria sulla riduzione dei sussidi di cassa malati approvati dal Gran Consiglio nell’ambito del preventivo 2025. Tre misure a favore dei contribuenti sì, ma certamente non indolori per le casse statali. Lo sottolinea anche Maurizio Agustoni (Il Centro), anche lui membro della Gestione. “Tutto questo pacchetto potrebbe avere un impatto sulle finanze cantonali superiore ai 100 milioni di franchi. Gli oggetti in votazione potrebbero anche essere accolti tutti e tre. Sono assolutamente compatibili da un punto di vista giuridico. Uno non esclude l’altro”.

Insomma un conto salato e a passare alla cassa sarebbe l’ente pubblico e conseguentemente ancora i cittadini. “Quindi sì - rileva Sirica - potenzialmente un costo di 160 milioni. Non bisogna ingannare i cittadini pensando che esistano dei regali che siano fiscali, che siano di prestazioni. Esistono dei modi diversi di ridistribuire la ricchezza. Una maniera più solidale, secondo noi, potrebbe essere quella di un aumento del moltiplicatore che va a incidere in maniera progressiva e quindi pagata secondo le disponibilità, aiutando in maniera mirata invece chi ha bisogno”. All’orizzonte potrebbe dunque palesarsi un altro terreno di scontro tra Cantone e Comuni.

Le reazioni dei comuni e dell’esperto di diritto tributario

Per trovare una soluzione condivisa la Gestione ha incontrato anche alcuni rappresentanti dell’Associazione dei Ccmuni ticinesi. Tra loro c’era anche il sindaco di Bellinzona Mario Branda. “Questa proposta, dovesse trovare l’avallo del Gran Consiglio, comporterà una riduzione del gettito dei Comuni per circa 44 milioni di franchi, quindi una somma davvero importante”, dice alla RSI Branda. E sull’aumento di moltiplicatore? “Alla fine i cittadini vengono magari sgravati con una mano e vengono invece poi caricati con l’altra. Anche questo alla fine rischia di essere di difficile comprensione”, osserva il sindaco della capitale.

Ma il Ticino si potrebbe permettere una spesa pubblica supplementare di 160 milioni di franchi se tutte e tre le iniziative venissero accolte? Per Samuele Vorpe, professore di diritto tributario alla SUPSI, alla luce del recente preventivo, “un aumento simile non è sicuramente sostenibile. Alquanto difficile anche trovare nuove fonti di finanziamento, a meno che si aumentino le imposte per i redditi alti. Quando il popolo ha appena deciso di abbassarle”.

Una deduzione come quella preconizzata dalla Lega, continua Vorpe, trasformerebbe il Ticino in “un’oasi felice”: “Diventerebbe il Cantone con la più alta deduzione della Svizzera. Mi chiedo se sia il caso, quando siamo già molto generosi”.

L’esperto della SUPSI non è nemmeno convinto che, alle urne, l’iniziativa passerebbe in carrozza: “Non sono così convinto - dice Vorpe -. Portando le deduzioni a 9’000 franchi per le persone sole e a 18’000 per quelle coniugate, questa iniziativa andrebbe chiaramente a favorire chi si può permettere queste assicurazioni. Non solo LAMal, ma anche chi ha molte complementari e soprattutto un terzo pilastro B e interessi di capitale a risparmio”.

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