La Mesolcina in futuro non dovrebbe avere più di due comuni. L’auspicio è stato espresso sabato a Grono da Barbara Janom Steiner che, alla sua ultima trasferta in valle in qualità di consigliera di Stato, ha sollecitato la realizzazione di nuove aggregazioni per proseguire nel cammino che due anni fa ha portato all’unione di Grono, Leggia e Verdabbio.
Il numero dei Municipi si è ridotto da nove a sette, ma bisogna andare oltre, ha affermato la direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni intervenendo alla cerimonia di presentazione e premiazione del concorso lanciato per dare al nuovo comune di Grono il suo stemma comunale. Quale sarà lo decideranno il prossimo 10 febbraio i cittadini che alle urne dovranno scegliere tra le proposte classificatesi ai primi due posti.