"Bisogna capire quali sono gli obiettivi della vaccinazione. Vogliamo proteggere le persone a rischio, gli anziani, gli adulti... perché sono le persone che, se prendono il coronavirus, potrebbero ammalarsi gravemente. I bambini tra i 12 e i 15 anni non fanno parte di questa categoria (a parte rare eccezioni). Ecco perché non si punta direttamente a vaccinare il più possibile i bambini di questa fascia di età". Così il presidente dell'Associazione pediatri della Svizzera italiana, Giacomo Nobile, alle telecamere della RSI, parlando dell'apertura delle vaccinazioni in Ticino per la fascia d'età compresa tra i 12 e i 15 anni.
A quali bambini, dunque, si consiglia caldamente di vaccinarsi?
"A quei bambini che, se prendessero il coronavirus, potrebbero avere complicazioni, quindi ai bambini con malattie croniche importanti e poi, pensando al nucleo familiare o alla parentela stretta, se un bambino è frequentemente a contatto con una persona che ha un problema al sistema immunitario, che magari non può vaccinarsi o non vuole vaccinarsi oppure è una persona rischio, ecco che vaccinando il bambino si diminuisce il rischio di una trasmissione".
Quali sono le preoccupazioni maggiori dei genitori?
"La paura degli effetti a lungo termine, perché non sappiamo che cosa succederà fra 10 anni. Però, d'altra parte, è 50 anni che si vaccina in tutto il mondo e nessun vaccino ha provocato effetti negativi a lungo termine, 10/20 anni dopo. Quindi non c'è un rischio teorico vero e proprio che questo tipo di vaccino possa portare poi degli effetti a lungo termine negativi".
Vaccini, tocca ai giovani
Il Quotidiano 16.07.2021, 21:25