Ticino e Grigioni

Siringhe al LiLu1, convivenza problematica con il Ciani

Il ritrovamento all’interno di uno dei bagni dell’istituto riporta sotto i riflettori la scena aperta della droga nel parco cittadino

  • 31 marzo, 21:32
  • Ieri, 22:23
02:55

Siringhe nei bagni del liceo di Lugano

Il Quotidiano 31.03.2025, 19:00

Di: SEIDISERA/Il Quotidiano/YR 

Siringhe nei prati e, questa volta, addirittura all’interno di uno dei bagni del Liceo di Lugano 1. La direttrice dell’istituto, Valeria Doratiotto Prinsi, ha dichiarato ai microfoni di SEIDISERA che la situazione è stata segnalata sia dai docenti che dai dipendenti del museo nello stesso giorno. La convivenza problematica con la scena della droga a cielo aperto del Parco Ciani non è una novità, nonostante i ripetuti interventi della polizia, ma la direzione ha comunque ritenuto l’episodio particolarmente grave.

Fino allo scorso gennaio, per scoraggiare i tossicodipendenti dall’entrare nel sedime scolastico provvisorio, la zona del liceo è stata presidiata da ronde di sicurezza. Tuttavia, queste ronde sono state sospese durante lo svolgimento delle lezioni. Dopo i fatti della settimana scorsa, è probabile che verranno reintrodotte. “Abbiamo già previsto un sopralluogo con la polizia comunale per questo giovedì e con i capi sezione abbiamo valutato di reintrodurre delle ronde di sicurezza. Le ronde notturne, comunque, sono sempre garantite”, afferma Doratiotto Prinsi.

La direzione del liceo si dice soddisfatta del lavoro svolto dalla Città di Lugano in queste situazioni. Tuttavia, quello che emerge dagli studenti è un clima di generale insicurezza che va oltre il ritrovamento di siringhe: alcune segnalazioni parlano di assunzione di stupefacenti anche in pieno giorno a pochi passi dalle aule.

“È evidente che questa è una situazione che non va assolutamente bene. Purtroppo, il tema della droga va affrontato e va probabilmente affrontato con dei nuovi approcci che sono quelli del contenimento del danno e va sicuramente fatto al più presto”, replica Karin Valenzano Rossi, municipale a capo del Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano.

In attesa di soluzioni puntuali il dubbio rimane sul futuro della convivenza tra questa zona della Città e la tossicodipendenza.

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La tossicodipendenza del Ciani necessita soluzioni più incisive

Il Quotidiano 01.04.2025, 19:00

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