Una mostra alla Photobastei, con gli scatti di Gertrud Vogler e i video di Heinz Nigg, illustra in questi giorni a Zurigo le esperienze umane e sociali, ma anche culturali e urbane, legate alla scena aperta della droga del Letten. Il trentennale dello sgombero del 14 febbraio 1995 ricorre fra pochi giorni ma un nuovo stupefacente preoccupa oggi le autorità cittadine: il Municipio ha convocato la stampa mercoledì per parlare dei timori legati al Fentanyl.
Una foto scattata a Zurigo nel 1994
Si tratta di un problema soprattutto statunitense e molto tematizzato nelle ultime settimane dopo l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, ma che potrebbe diventare anche svizzero. Già due volte negli ultimi sei mesi è stato rintracciato, mischiato ad altre droghe, ha detto il responsabile della socialità Raphaël Golta, e la sua presenza è crescente anche in altri Paesi europei.
La città vuole farsi trovare pronta, anche perché gli effetti sono più forti di quelli dell’eroina, dominante ai tempi del Letten. Zurigo intende farvi fronte non ricorrendo unicamente alla repressione, ma con il modello dei quattro pilastri che ha dato prova di sé e include prevenzione, terapia, riduzione del danno e regolazione.
“Abbiamo elaborato un pacchetto di misure, sia sociali che mediche. La cosa più importante è continuare a testare gli stupefacenti che vengono assunti per trovare Fentanyl e affini se dovessero arrivare”, spiega Golta.
Non si vuole una nuova scena aperta, ora che è tornata nella norma la situazione nel parco della Bäckeranlage, dove nel 2023 si erano concentrati consumatori di crack. “Ogni giorno - ha ricordato Golta - 350 persone utilizzano gli spazi riservati al consumo che hanno fatto scuola a livello internazionale”.
E se gli oppioidi sintetici dovessero arrivare davvero, ora c’è anche una risorsa farmacologica: il Naloxon, uno spray nasale in grado di contrastare l’aspetto più grave di un’overdose, l’arresto respiratorio. “E’ un farmaco d’emergenza, che accanto ad altre misure mediche può evitare dei decessi in caso di overdose da oppioidi”, spiega John Fröhlich, il dottore in farmacia che lo ha ideato.
Allarme crack - Onda bianca. La cocaina travolge l’Europa
Falò 08.10.2024, 20:40