Il Municipio di Mendrisio, riunito questa sera (giovedì), è chiamato a decidere se ritirare o meno il ricorso inoltrato contro la decisione del cantone di non considerare più quale polo di sviluppo economico i 190'000 m2 di Valera, per consacrarli ad area agricola e di svago. Questo alla luce delle rassicurazioni contenute in una lettera in cui il Consiglio di Stato conferma l'orientamento già espresso dal capo del Dipartimento del territorio Claudio Zali: il cantone "assumerà il ruolo di ente pianificante" e sarà quindi responsabile anche di fronte a una nuova causa per espropriazione materiale.
La parola chiave qui è "nuova", perché quella già intentata dai due principali proprietari della superficie "è dipendente da una procedura pianificatoria comunale e il cantone non è, e non può essere, parte in causa". Come è noto, viene in sostanza chiesto al comune un indennizzo di 42 milioni di franchi, ed è la preoccupazione di dover versare una simile cifra che ha indotto le autorità mendrisiensi a ricorrere. La causa in questione, formalmente, non è ancora chiusa.
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