E’ stato il punto di riferimento per la valle durante la pandemia di Covid, ma ora deve fare i conti con un’altra emergenza, quella del personale infermieristico. L’ospedale Morelli di Sondalo, in Valtellina, ha bisogno di almeno otto infermieri e non riesce a trovarli. Un polo di formazione in zona esiste, è la facoltà di scienze infermieristiche della sezione staccata dell’Università degli studi Milano Bicocca, con sede a Faedo, ma la trentina di laureati che sforna ogni anno non basta per garantire il ricambio, tanto più che almeno la metà di loro va a lavorare fuori dalla provincia di Sondrio. La Svizzera è giusto al di là dei monti, Poschiavo dista una quarantina di minuti di auto. E nei Grigioni un infermiere può guadagnare facilmente oltre il doppio.
L’azienda sanitaria locale ha pubblicato un bando di concorso che la dice lunga: si accettano anche stranieri, anche di paesi extra UE, pensionati (per sei mesi) e liberi professionisti (per un anno) e si offre l’alloggio gratis: alcuni appartamenti sono già stati approntati. Carico di lavoro previsto: 36 ore settimanali.
Il Morelli è stato fino ad ora sacrificato nelle assunzioni, gli infermieri assunti sono stati mandati in altri ospedali della provincia, come Chiavenna e Morbegno. E dire che l’ospedale si trova vicino alle piste da sci di Bormio e Livigno, quelle piste che nel 2026 ospiteranno le gare delle OIimpiadi invernali di Milano-Cortina. Insomma, il problema è di quelli da risolvere, oppure converrà cercare di non farsi male.
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Il Quotidiano 09.02.2024, 19:00