Un canovaccio del contratto collettivo di lavoro (CCL) per il settore della vendita è stato steso nel secondo incontro tra le parti sociali, iniziate a seguito del voto popolare di febbraio.
I rappresentanti dei sindacati e del commercio, con la mediazione del capo del Dipartimento economia e finanze Christian Vitta, hano in particolare discusso della compatibilità dei CCL a livello nazionale e cantonale, così come i criteri per stabilire i salari di riferimento.
Il contratto abbozzato costituirebbe una base minima per il settore, sarebbe cioé valido per i commerci che non hanno già un loro CCL.
CSI/sf
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