Zugo ha fatto da apripista, ma anche il Ticino potrebbe presto trovare un accordo per regolare l'attività sul suo territorio di Airbnb, la piattaforma online statunitense attraverso la quale si possono prenotare per le vacanze camere e appartamenti. A sud delle Alpi gli alloggi offerti sarebbero ormai un migliaio abbondante, anche se di statistiche ufficiali non ce ne sono.
Le trattative sono in corso. "Li abbiamo incontrati più volte e sono disponibili a fornire i dati e a incassare direttamente la tassa di soggiorno (oggi demandata ai privati, ndr)", spiega Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo.
La soluzione accontenterebbe parzialmente gli albergatori, che chiedono parità di trattamento anche su altri fronti, per esempio per quanto riguarda il rispetto delle norme di igiene o antincendio, che costituiscono evidentemente pure un costo e chi non se lo deve sobbarcare è avvantaggiato sulla concorrenza. Accanto all'intesa bilaterale, ci sono però anche leggi cantonali da cambiare e pure su questo fronte, conferma Frapolli, ci si sta muovendo.
Quot/pon