Una rappresentanza dei sindaci del nord della provincia di Varese è giunta sabato sera davanti al valico di Ponte Cremenaga in segno di dissenso per la chiusura della dogana sul lato ticinese. L'interdizione al passaggio tramite la sbarra è una prima assoluta in Svizzera dal lontano 15 ottobre 2009, data in cui vennero aperti tra i due Stati i valichi minori, cosiddetti non commerciali, 24 ore su 24.
Presenti sul posto anche le televisioni nazionali italiane
Fascia tricolore indosso, i politici d'oltre confine hanno voluto rappresentare la propria indignazione per non aver ricevuto riscontri oggettivi dal Governo italiano circa la decisione presa dalle Camere federali nel 2014, sulla scorta della mozione di Roberta Pantani (Lega dei Ticinesi) e di una serie diffusa di proteste per la recrudescenza di rapine ai distributori del Mendrisiotto, come testimoniato dal reportage radio allegato.
Il momento della chiusura del valico, da parte delle guardie di confine, a Ponte Cremenaga
RSI Info 02.04.2017, 01:26
I politici riuniti ad aspettare che le guardie di confine chiudessero il ponte, si sono chiesti se questa azione sia unilaterale o se sia stata decisa anche dall'Italia. Se così non fosse, hanno detto, sarebbe "la dimostrazione di quanto le zone di confine siano terra di nessuno". Alcuni presenti si sono detti dispiaciuti per quello che ritengono essere un segnale "non bello" da parte della Svizzera, trattati come se tutti gli italiani fossero rapinatori o farabutti.
sdr
Dal TG 12.30 del 02.04.2017: Sindaci italiani contro i valichi chiusi