Via libera dal Senato italiano al disegno di legge (DDL) per la ratifica dell'Accordo tra Italia e Svizzera sull'imposizione dei lavoratori transfrontalieri e del Protocollo che modifica la Convenzione tra i due Paesi per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio. I voti favorevoli sono stati 142, un solo contrario ma è stato un errore.
Il nuovo accordo, che sostituirà quello del 1974, ora passa alla Camera.
"La ratifica del trattato con la Svizzera sui lavoratori transfrontalieri costituisce un importante avanzamento del sistema dei diritti e delle garanzie per i 68'000 italiani che ogni giorno vanno a lavorare nella Confederazione elvetica", ha detto durante la discussione il senatore del PD, Enrico Borghi. "I numeri ci dicono l'importanza di un Trattato con un Paese che è il sesto di destinazione del nostro export e con cui l'Italia ha la più estesa frontiera", ha aggiunto.
Per il relatore del provvedimento, Stefano Borghesi (Lega), "l'accordo definisce il quadro giuridico volto a eliminare le doppie imposizioni sui salari, sugli stipendi e sulle altre remunerazioni analoghe ricevute dai lavoratori frontalieri". Le disposizioni dell'accordo, ha proseguito, "prevedono innanzitutto il principio di reciprocità. A differenza del precedente del 1974, che regola unicamente il trattamento dei lavoratori frontalieri italiani che lavorano in Svizzera, il presente accordo disciplina anche il trattamento dei frontalieri svizzeri che lavorano in Italia".
Italia, al Senato l'accordo sui frontalieri
Telegiornale 31.01.2023, 21:00