Un processo insolito e che non ha risparmiato colpi di scena. È quello che si è aperto oggi (giovedì) in Pretura Penale a Bellinzona, dove una donna è comparsa per rispondere delle accuse di diffamazione e ingiuria ai danni del consigliere di Stato Claudio Zali e della sua compagna all’epoca dei fatti. L’imputata sostiene di aver avuto una relazione con il consigliere di Stato in passato.
La donna a un certo punto ha iniziato a pubblicare sui social network messaggi duri nei confronti di Zali, affermando per esempio che quest’ultimo aveva ricevuto delle querele per aver alzato le mani nei confronti di alcune donne. L’imputata ha poi anche inoltrato ad alcuni indirizzi email dell’amministrazione cantonale (e del quotidiano la Regione) alcuni post di Facebook, anche questi piuttosto pesanti, scritti da un’altra donna che sosteneva di aver avuto a sua volta una relazione con Zali. Anche lei è poi stata denunciata.
I presunti maltrattamenti e le due denunce ritirate
In aula l’imputata ha pure sostenuto di essere stata maltrattata dal consigliere di Stato, fatti per i quali nel 2017 lo aveva denunciato al Ministero pubblico (reati contro l’integrità fisica), sottolineando come pure un’altra donna lo abbia denunciato per fatti simili nel 2021. Entrambe hanno però in seguito ritirato la denuncia e riportare alla luce questi fatti potrebbe far parte di una strategia difensiva della donna, che da parte sua ha affermato di averla ritirata “perché non volevo perderlo per sempre”. Va comunque ricordato che per questa fattispecie non ci sono inchieste aperte e in questo processo Claudio Zali si è anzi costituito parte civile.
La vicenda appare insomma complessa e l’assenza oggi in aula del procuratore generale Andrea Pagani, che ha firmato il decreto d’accusa nei confronti della donna e che avrebbe quindi potuto smentire o confermare alcune sue dichiarazioni e spiegare perché si tratta di diffamazione, non ha aiutato a far chiarezza.
Non resta quindi che attendere la sentenza, che non arriverà prima dell’8 aprile. Se condannata l’imputata dovrà pagare una multa e si vedrà inflitta una pena pecuniaria sospesa.

Zali e il processo per diffamazione
SEIDISERA 27.03.2025, 18:00
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SEIDISERA del 27.03.2025