L'ospedale universitario di Ginevra intende fare posto all'ipnosi tra le sue procedure, annunciando mercoledì il lancio di un vasto programma di formazione destinata ai propri medici ed al personale.
"L'ipnosi deve essere considerata come un mezzo supplementare per i pazienti", ha spiegato la dottoressa Adriana Wolff che ha specificato come la tecnica che consiste nel portare attraverso le parole una persona in un stato modificato di coscienza, non sia "una bacchetta magica".
Permette tuttavia di cambiare la percezione il dolore di un malato o di ridurre il suo stato d’ansia prima di un intervento o di un esame. In totale, sono stati identificate una trentina di situazioni dove l'ipnosi può fornire un reale apporto, dal parto ai dolori infiammatori, passando dall'asma e le emicranie.
ATS/AnP