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Fiocco reale al Maglio

La nascita dei tre leoncini fa sorgere dubbi sul loro futuro e sulle dimensioni della struttura

  • 14 luglio 2018, 10:18
  • 8 giugno 2023, 22:04

Piccoli ruggiti

RSI/Alessia Wyttenbach 14.07.2018, 10:03

Non si sa ancora il sesso dei tre leoncini nati a maggio allo zoo al Maglio, ma è certo che i maschi non potranno restare più di un anno e mezzo, perché entrerebbero in conflitto con il padre. L’eventuale spostamento sarebbe sottoposto alle rigide regole della convenzione di Washington, cioè la CITES. “Per poter spostare un leone africano da una Nazione all’altra, lo Stato dal quale proviene deve avere un’autorizzazione ufficiale”, spiega il veterinario cantonale ticinese Luca Bacciarini.

Se fossero femmine, la struttura avrebbe il permesso di tenere tutti e tre i cuccioli. Secondo Bacciarini infatti “le gabbie sono a norma. Per fare un esempio: lo zoo di Basilea ha cinque leoni che vivono in un recinto più piccolo di quello di Magliaso”.

Nonostante ciò, lo zoo resta bersaglio di critiche. A fine maggio un’interpellanza al Gran Consiglio chiedeva che fine abbia fatto l’auspicio di riconvertire gradualmente la struttura in uno spazio per animali da cortile.

Maggiori dettagli nell’edizione delle Cronache della Svizzera italiana di questa sera.

Alessia Wyttenbach

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