Il 4 ottobre 1957, gli scienziati sovietici lanciano in orbita lo Sputnik. Quando il suo caratteristico segnale radio viene captato in tutto il mondo, fa scalpore: “Fino a due giorni fa”, dirà un giornalista americano, “quel suono non era mai stato udito su questa terra. Improvvisamente è diventato parte della vita del ventesimo secolo come il fruscio dell’aspirapolvere”.
Il primo episodio dedicato alla storia dell’allunaggio inizia ripercorrendo i primi anni della corsa allo spazio.
In piena Guerra Fredda, il vantaggio tecnologico dell’Unione Sovietica appariva allarmante. Se i sovietici avevano razzi in grado di lanciare un satellite nello spazio, avrebbero potuto inviare anche un’arma nucleare nel cuore degli Stati Uniti. Per gli americani non sembrava esserci scelta se non quella di competere per tentare di eguagliarne i risultati.
La seconda parte: mercoledì 14 febbraio
Dopo l’assassinio del presidente Kennedy, Lyndon B. Johnson riorganizza la corsa alla Luna come un tributo al presidente scomparso. Le tensioni della Guerra Fredda proseguono, mentre circola il sospetto che i sovietici si stiano preparando a inviare un veicolo spaziale senza equipaggio sulla Luna.
Gli anni 1964-1968 rappresentano un quadriennio emozionante e pericoloso nella storia della corsa allo spazio. La NASA avrebbe sviluppato rapidamente il programma Gemini, con l’invio di astronauti in orbita terrestre per esercitarsi nelle manovre critiche di un eventuale viaggio sulla Luna. Durante le missioni Gemini, l’astronauta Ed White diventa il primo americano a camminare nello spazio.
La presidenza Johnson introduce anche il nuovo Progetto Apollo, con la missione dichiarata di far atterrare un americano sulla Luna.
La terza parte: mercoledì 21 febbraio
1969-1970: il terzo e ultimo episodio dedicato all’allunaggio copre il periodo che vede gli americani raggiungere l’obiettivo di mandare un uomo sulla Luna e farlo tornare sulla Terra. Ma prima di quest’ultimo gradino e dopo i festeggiamenti per il successo della missione dell’Apollo 8, le domande di fondo sul programma spaziale si ripresentano, mentre la nazione è scossa dalla rivoluzione culturale e da violente proteste. Ciononostante, la NASA si spingerà audacemente in avanti. Nel gennaio del 1969, Buzz Aldrin e Neil Armstrong vengono scelti per compiere il primo allunaggio, affiancati da Mike Collins nel modulo di comando dell’Apollo 11.
Il 20 luglio 1969, il più grande pubblico televisivo della storia mondiale si sintonizza per vedere Neil Armstrong camminare sulla superficie lunare. Le riprese in bianco e nero di una telecamera posizionata sul modulo mostreranno Armstrong scendere dal veicolo e il mondo intero udirà le parole che passeranno alla storia: “È un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.