Prima visione

Fargo: il lato grottesco del crimine

Torna la serie di culto ambientata nel Midwest americano

  • 20 giugno, 10:38

Fargo, il promo

RSI Programmi 19.06.2024, 15:58


Con la quinta stagione torna alla RSI la serie ispirata all’universo cinematografico dei fratelli Coen, dei quali vengono citate le atmosfere del loro storico film del 1996. In prima visione da lunedì 24 giugno alle 23.35 su LA 1. La serie segue le vicende di Dorothy “Dot” Lyon (Juno Temple), una casalinga del Midwest con un passato burrascoso alle spalle. L’assurdità del male vista attraverso il cinico e disilluso umorismo coeniano.


Fargo è una serie televisiva antologica creata da Noah Hawley (autore anche della visionaria e folle Legion) e prodotta da FX, ispirata all’omonimo film del 1996 diretto dai fratelli Joel ed Ethan Coen, che qui figurano come produttori esecutivi. 


Satira di una società americana basata sul consumismo, sul denaro, sul successo, e riflessione sul senso della vita, sul valore della famiglia, sull’etica e sulla responsabilità, il film (premiato con due Oscar) costruiva la sua forza nel contrasto tra la pacatezza e la gentilezza dei personaggi locali con la cieca brutalità dei criminali. 


La serie, che ha debuttato nel 2014, ha il grande merito di aver mantenuto questi tratti distintivi in tutte le stagioni, anche quando sono cambiati i protagonisti, l’ambientazione e il contesto storico. In comune ci sono sempre il tema del crimine, la presenza di personaggi eccentrici e grotteschi, l’umorismo nero, la violenza, il sangue e la neve. A far da sfondo a queste vicende l’immenso e affascinante Midwest americano. 


Il motto che apre ogni episodio (e pure il film d’origine) rappresenta un vero marchio di fabbrica di questo peculiare universo narrativo: “Questa è una storia vera. Su richiesta dei superstiti i nomi sono stati modificati. Per rispetto nei confronti delle vittime tutto il resto è stato raccontato esattamente così come è accaduto”. Frase che dietro l’apparenza innocua ci invita fin da subito a osservare queste fiabe nere con la giusta distanza e sotto il segno dell’ironia: perché si tratta in realtà di finzione. 


Il saper continuamente azzerarsi, proprio della costituzione antologica di Fargo, permette agli spettatori di potersi approcciare anche senza aver visto le precedenti stagioni e per fare ciò la quinta è forse la migliore, essendo ambientata nei giorni nostri è perfetta per comprendere al meglio lo stile. 


Siamo infatti nel 2019, in Minnesota. In seguito a una serie di eventi inaspettati, Dorothy ‘Dot’ Lyon (Juno Temple), un’apparentemente innocua casalinga di Scandia, finisce nei guai con le autorità, ripiombando improvvisamente in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle. Lo sceriffo della Contea di Stark, Roy Tillman (Jon Hamm), sta infatti cercando Dot da molto tempo. Allevatore e predicatore oltre che uomo di legge, Roy crede di essere al di sopra di chiunque e per dare la caccia a Dot si fa aiutare dal figlio Gator, leale ma incapace, e da Ole Munch, un losco vagabondo dalle origini misteriose. Con i suoi segreti più profondi che iniziano a venire a galla, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato, dimostrando una volta per tutte perché non si dovrebbe mai provocare una Lyon. 


La quinta stagione di Fargo è uno spettacolo sofisticato e riccamente rappresentato da buoni e cattivi, in cui la crudezza si alterna abilmente con l’ingenuità: ci sono alligatori, ladri, poliziotti, cuccioli, principesse e regine cattive. Ce n’è abbastanza da imbastire una trama sopra le righe, oscuramente comica e pure drammatica, in quei territori di frontiera in cui tutti possiedono almeno una mitragliatrice automatica e non si fanno troppi problemi a premere il grilletto - anzi, non vedono l’ora di farlo. 


Vengono raccontati esseri umani spesso guidati da motivazioni egoistiche, irrazionali, emotive. Motivazioni spesso connesse al denaro o, più precisamente, all’avidità di esso. La serie si conferma così capace, oltre che di un intrattenimento eccellente, di una riflessione profonda e filosofica sulla condizione umana, sul bene e sul male, sulla morale e sulla giustizia, sul destino e sulla fortuna. 

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