Case a pezzi

Ai telespettatori di Patti chiari il tema non è certo sconosciuto. Case, stabili e palazzi che hanno 30, 40 o 50 anni di vita e che a causa della scarsa manutenzione sono ormai diventati un colabrodo. Spesso amministratori e proprietari si limitano agli interventi minimi necessari mentre per quelli importanti gli inquilini si devono armare di tanta pazienza. Esasperati, alcuni di loro hanno deciso di raccontare il loro calvario.

Inquilini che pagano regolarmente l’affitto, seppur modesto, e che con l’arrivo di un temporale vivono nel terrore di vedere il proprio appartamento allagato. Il motivo: abitano all’ultimo piano di un palazzo dove
il tetto, malgrado le ripetute proteste, non è mai stato riparato. E così quando piove l’acqua entra dal soffitto, dagli stipiti delle porte e addirittura dagli interruttori elettrici…

E poi c’è chi, appena piove ininterrottamente per 24 ore, avrebbe bisogno di un canotto per uscire di casa. Il motivo:
il cortile del palazzo si allaga e l’acqua entra direttamente nello stabile, nell’ascensore e nella lavanderia. E la storia si trascina da anni. I rimedi adottati? Praticamente inesistenti.

E infine c’è chi si ritrova con
gli ascensori fuori uso… da mesi! Malgrado le ripetute minacce degli inquilini di depositare gli affitti nessuno interviene.

Cosa può fare l’inquilino per difendersi? Una strada è quella di rivolgersi all'Ufficio di conciliazione, soprattutto quando la tentazione di smettere di pagare l'affitto (cosa che non potete fare) diventa molto forte. All'Ufficio di conciliazione è possibile depositarlo, in attesa che si giunga a una soluzione con il proprietario o l'amministrazione.

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Qui invece puoi rivedere la PUNTATA INTERA.